Il tumore dello stomaco è originato nel 90 per cento dei casi da una degenerazione delle cellule del rivestimento interno dell'organo, la mucosa.
In Italia si stima che ogni anno vengano diagnosticati 7.500 tumori allo stomaco nei maschi e 5.300 nelle femmine, cifre in diminuzione anche per il miglioramento nella diagnosi di alcuni fattori di rischio come l’infezione da Helicobacter pylori e per il riconoscimento di fattori di rischio dietetici e ambientali fra cui il fumo di sigaretta.
L’adenocarcinoma gastrico ha origine dalle cellule della mucosa gastrica e può essere anatomicamente distinto in prossimale (più vicino all’esofago) o distale (più vicino al piloro o al duodeno). Il tumore della regione denominata antro è il più comune (circa il 50 per cento di tutti i tumori dello stomaco).
Sulla base dello stadio di malattia si divide in early (iniziale) o advanced (avanzato). Mentre, per quanto riguarda le sue caratteristiche istologiche, può essere classificato in intestinale o diffuso.
I sintomi del cancro gastrico sono inizialmente molto aspecifici e possono essere confusi con quelli di una gastrite o di un’ulcera peptica. La principale sintomatologia è data da dispepsia, dolore o bruciore di stomaco, difficoltà alla digestione, sensazione di pienezza o gonfiore dopo un piccolo pasto, nausea o vomito (anche ematico), presenza di sangue nelle feci, difficoltà alla deglutizione e importante calo ponderale. Se fossero presenti questi ultimi sintomi la patologia potrebbe essere avanzata e aver coinvolto organi bersaglio.