L'appendicite è una malattia infiammatoria a carico dell’appendice. L'appendicite ha una netta prevalenza nella giovane età, anche se è possibile che si manifesti a tutte le età.
Ogni anno in Italia circa 50.000 persone vengono operate per appendicite ogni anno.
L’infiammazione dell’appendice è generalmente causata da un'ostruzione interna all'appendice, conseguente al ristagno di materiale indigerito o all'ipertrofia dei follicoli linfatici appendicolari, che possono aumentare di numero e dimensioni in risposta ad un'infezione locale o sistemica come in caso di mononucleosi, morbillo, tifo, morbo di Crohn, gastroenteriti, infezioni respiratorie ed altre patologie. Questo spiega come mai l’appendicite si manifesti prevalentemente nel periodo giovanile, dal momento che dai trent'anni in poi i follicoli linfatici appendicolari si riducono significativamente, fino a scomparire intorno alla sesta decade di vita. Nell'età adulta, quindi, l'occlusione dell'appendice è spesso correlata al ristagno di un ammasso solidificato di materiale fecale e sali inorganici (coprolita) o, molto più raramente, dalla presenza di un corpo estraneo (calcoli biliari, neoplasie o parassiti intestinali).
Abbiamo sostanzialmente 2 forme di appendicite:
Questa forma si manifesta improvvisamente e presenta un quadro clinico ingravescente caratterizzato da dolore che solitamente esordisce a in regione epigastrica e periombelicale per poi localizzarsi prevalentemente a livello del fianco e della regione inguinale di destra, talvolta si irradia al dorso o si diffonde ai quadranti inferiori dell’addome. Il dolore è talvolta associato alla contrattura di difesa della parete addominale che può essere localizzata solo a livello della regione appendicolare o essere diffusa come avviene in caso di peritonite. La febbre è frequentemente presente e sopra i 38° C mentre nausea e vomito si associano raramente e soprattutto nei bambini.
Il perdurare della flogosi e dell’ostruzione provocano la sovrainfezione batterica con riempimento di pus del lume appendicolare e coinvolgimento della sierosa che diventa opalescente fino ad essere coperta da un essudato fibrino purulento. Questa forma prende il nome di APPENDICITE ACUTA SUPPURATIVA O FLEMMONOSA.
Il passo successivo è la perforazione dell’appendice con contaminazione purulenta del peritoneo che può essere localizzata [APPENDICITE ACUTA CON PERITONITE SACCATA] o diffusa [APPENDICITE ACUTA CON PERITONITE DIFFUSA].
Questa forma è caratterizzata da una sintomatologia sfumata che tende a risolversi completamente od in parte dopo qualche ora e ripresentarsi dopo alcune ore o giorni. Questa forma può durare anche per anni o sfociare in un episodio acuto.
La DIAGNOSI di appendicite è prevalentemente clinica anche se un riscontro
radiologico ecografico può essere molto utile soprattutto nella diagnosi differenziale con le patologie di origine ginecologica nelle giovani donne.
Il TRATTAMENTO dell’appendicite è chirurgico e prevede l’asportazione dell’appendice. L’appendicectomia
andrebbe eseguita, in assenza di controindicazioni, per via laparoscopica ( Vedi Appendicectomia Laparoscopica ). La terapia antibiotica è sicuramente
utile ma non deve escludere l’intervento chirurgico. La teoria secondo la quale bisogna prima normalizzare la fase acuta con terapia medica e quindi operare è oggi sconfessata e si preferisce
sottoporre ad appendicectomia i pazienti in fase acuta (linee guida Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani).