Le cicatrici vaginali possono essere esito di lacerazioni o episiotomie durtante il parto o conseguenza di interventi ginecologici. Queste cicatrici sono spesso causa di dolore durante i rapporti fino ad arrivare al dolore pelvico cronico.Talvolta le cicatrici vaginali possono nascondere lesioni muscolari o nervose profonde che rappresentano la causa delle sindromi dolorose o delle disfunzioni della continenza urinaria o fecale.
In presenza di cicatrici vaginali e soprattutto se ci sono sintomi legati alla disfunzione delle strutture pelviche è sempre bene andare ad indagare la possibile presenza di lesioni alla componente muscolo tendinea del pavimento pelvico.
Il trattamento di queste cicatrici è legato al tipo, alla localizzazione e sopratutto ai sintomi che queste producono.
Negli ultimi anni si sta facendo un grande utilizzo delle tecniche di chirurgia rigenerativa nel trattamento delle cicatrici vaginali con ottimi risultati.
Infatti, studiando la capacità rigenerativa dei tessuti del corpo umano è stato possibile ideare tecniche che inducono la rigenerazione della componente cellulare di un preciso organo. Queste tecniche di bioingegneria partono dal presupposto che nei tessuti con alto potenziale proliferativo, come il tessuto ematopoietico, gastrointestinale o l’epitelio della cute, i tessuti si rigenerano continuamente grazie alla presenza delle cellule staminali e quindi queste cellule una volta selezionate e trapiantate in uno specifico sito possono dare il via alla rigenerazione di quel tessuto.
La rigeneraione tissutale dei tessuti vaginali si basa sull'utilizzo di cellule totipotenti (cellule con la capacità di diventare tessuto mucoso o epiteliale) presenti nel tessuto grassoso che vengono prelevate attraverso una mini-liposuzione. Queste cellule, opportunamente selezionate e addizionate con una soluzione ricca di fattori di crescita (fattori di crescita derivati dalle piastrine) possono essere trapiantate nel tessuto sottocutaneo e portare alla rigenerazione della cute e della mucosa vaginale.
Nei casi meno complicati in cui è sufficente la sola stimolazione alla rigenerazione dei tessuti è possibile intervenire con il PRP (plasma ricco di piastrine). Questa soluzione è un potente concentrato di fattori di crescita in grado di stimolare la rigenerazione dei tessuti. Si ottiene grazie a una tecnica che prevede la centrifugazione del sangue autologo (cioè prelevato dallo stesso paziente) all’interno di un processo che termina con la produzione di una parte di plasma ad alta concentrazione di piastrine. Questa tecnica che viene eseguita già da anni in medicina rigenerativa (infiltrazione delle articolazioni, in odontostomatologia e chirurgia maxillofacciale, nelle ulcere cutanee) trova oggi un efficace applicazione per il ringiovanimento genitale.