Calcolosi della Colecisti

Calcolosi della Colecisti

La calcolosi della colecisti, nota anche come colelitiasi o calcolosi biliare è una malattia legata alla presenza di calcoli nella colecisti (cistifellea) o nei dotti biliari.

I calcoli biliari sono concrezioni che si formano quasi sempre nella colecisti dove possono rimanere per lunghi periodi aumentando di solito di volume senza dare sintomi particolari. Infatti la calcolosi della colecisti può restare silente per molti anni o provocare sintomi non specifici come vari disturbi digestivi. Presentandosi poi all’improvviso con una colica biliare caratterizzata da dolore molto intenso e può complicarsi con infiammazioni acute e croniche della colecisti. Talvolta questi calcoli, specie quelli di piccole dimensioni, possono migrare nel dotto cistico e quindi nella via biliare principale e causarne l’ostruzione, che di solito si manifesta con ittero e in alcuni casi con una pancreatite.

La terapia della calcolosi della colecisti prevede l’asportazione della colecisti con un intervento chirurgico che viene oggi eseguito in laparoscopia e prende il nome di Colecistectomia Laparoscopica
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" La terapia della calcolosi della colecisti è esclusivamente chirurgica e prevede l'asportazione della colecisti "
" Quando bisogna sospettare la presenza dei calcoli alla colecisti e rivolgersi al chirurgo ? "
Qualche risposta alle domande più frequenti
  • Quando sospettare la presenza dei calcoli e rivolgersi al chirurgo ?

    Sarebbe opportuno rivolgersi al chirurgo all'insorgenza dei primi sintomi anche se questi spesso sono sfumati e non specifici. Insieme al medico sarà semplice attraverso una banale ecografia e degli esami del sangue vedere se i calcoli sono presenti e se stanno creando problemi.

  • Quali sono i sintomi della calcolosi della colecisti ?

    Nella fase iniziale la presenza di calcoli nella colecisti non provoca una sintomatologia specifica e molto spesso il paziente scopre di avere i calcoli, casualmente in occasione di altre indagini radiologiche. Molti pazienti invece lamentano sintomi non specifici legati a periodici o costanti disturbi della digestione come eruttazioni, bruciore di stomaco, gonfiore di pancia, doloretti addominali insistenti, digestione laboriosa, flatulenza, cioè eccessiva produzione di gas addominale, stipsi o diarrea. Alcuni pazienti affetti dalla calcolosi della colecisti hanno periodicamente o saltuariamente degli episodi di dolore addominale violento chiamate coliche bilirari. Questo dolore che ha di solito i caratteri di un dolore tipo colico (acuto, che inizia, aumenta di intensità e va poi a ridursi per riprendere dopo poco) localizzato a livello della regione del fegato (ipocondrio destro) e talvolta dello stomaco (epigastrio). Spesso questo dolore è irradiato anche al dorso, soprattutto a livello della scapola destra. Questa sintomatologia si accompagna a volte con nausea e con vomito ed ha una durata di alcune ore.

    Dopo una fase acuta la sintomatologia può scomparire e possono passare anche mesi od anni prima di riavere un’altra colica. Dopo la prima colica biliare sarebbe preferibile consultare un chirurgo per valutare l’opportunità di sottoporsi all’asportazione della colecisti.

  • Non ho mai avuto coliche posso avere i calcoli alla colecisti ?

    Purtroppo la presenza dei calcoli non scatena sempre le coliche, quindi è possibile avere i calcoli in assenza di coliche o in presenza di sintomi molto sfumati com difficoltà di digestione, senso di ripienezza dopo i pasti, bocca amara ed altri. 

    Sarebbe comunque opportuno verificare la presenza dei calcoli con un ecografia anche in presenza dei fattori di rischio per la calcolosi della colecisti.

  • Quali sono i fattori di rischio per i calcoli alla colecisti ?

    Esistono alcuni fattori che aumentano la probabilità di formare calcoli e sono:

    • L’obesità
    • Il diabete mellito di tipo 2 o insulino-resistente
    • L’aumento di colesterolo nel sangue
    • Le gravidanze, le donne che hanno avuto numerose gravidanze hanno un maggior rischio di sviluppare calcoli di colesterolo. Probabilmente la maggior produzione di progesterone che avviene in gravidanza causa un prolungato ristagno di bile nella cistifellea perché quest’ormone riduce la contrazione dei muscoli della colecisti.
    • L’uso degli estrogeni contenuti nei contraccettivi o nei farmaci per la cura del tumore della prostata e dei fibrati, farmaci che curano l’eccesso di colesterolo nel sangue e ne aumentano l’eliminazione nella bile, è collegato con un più alto rischio di calcoli.
    • L’ereditarietà, molti geni sono responsabili dell’aumento del rischio di sviluppare calcoli biliari.
    • Anche il digiuno prolungato o le che portano ad una rapida perdita di peso possono, ostacolando lo svuotamento della colecisti, portare alla formazione dei calcoli.
  • Come si diagnostica la calcolosi della colecisti ?

    L’ecografia è senza dubbio il modo più semplice, affidabile e meno costoso per diagnosticare la calcolosi della colecisti. Gli ultrasuoni ci mostrano, inoltre, le alterazioni della parete della colecisti delle colecistiti acute e croniche.

    La calcolosi del coledoco può, invece, passare inosservata nel corso dell’esame ecografico a causa del gas intestinale che, talora, non ci permette di visualizzare i calcoli migrati. È possibile, invece, vedere molto bene la dilatazione dell’albero biliare che succede, quando i calcoli migrati ostruiscono il coledoco.


    Nella diagnosi della calcolosi della colecisti, la TC è meno utile e più costosa, ma può farci vedere meglio i calcoli migrati nel coledoco. Oggi, il metodo più efficace, tra quelli non invasivi, per identificale la presenza di calcoli nel coledoco è la Colangio-pancreatografia con Risonanza Magnetica (Colangio-RM). Si tratta, però, di un esame costoso da utilizzare solo se ci sono forti sospetti di coledocolitiasi.

  • Cosa può succedere se ho i calcoli alla colecisti e non mi opero ?

    Nessuno può sapere cosa succederà nel futuro ma la presenza dei calcoli nella colecisti può portare a complicanze come l'infiammazione acuta della colecisti (colecistite) alla migrazione dei calcoli nelle vie biliari (calcolosi della via biliare) con conseguente ittero e/o pancreatite.

    La complicanze della calcolosi della colecisti possono essere anche molto gravi sarebbe perciò opportuno consultare un chirurgo e decidere con lui l'opportunità di togliere la colecisti.

  • Che tipo di vita potrò avere dopo aver asportato la colecisti ?

    Normalmente non vi è nessuna variazione nella nostra vita normale quando si asporta la colecisti.

    Dopo un primo periodo di adattamento in cui vi possono essere episodi di diarrea, flatulenza o gonfiore addominale non ci saranno problemi a seguire una dieta varia e riprendere a mangiare anche i cibi più grassi.

    Spesso si interrompe la dieta che si era costretti a seguire prima dell'intervento per non avere coliche o altri sintomi.

  • L'intervento di colecistectomia è molto invasivo ?

    Assolutamente no. L'intervento per asportare la colecisti soprattutto se non in fase acuta è una procedura che viene eseguita con tecnica laparoscopica ed è poco invasiva.

    Normalmente l'intervento dura meno di un ora e non si ha un importante dolore postoperatorio. 

    Nella mia esperienza ho eseguito questo intervento dimettendo i pazienti anche lo stesso giorno dell'intervento.

    L'evoluzione tecnologica degli ultimi 10 anni ha permesso di rendere la procedura sempre meno invasiva fino ad arrivare ad intervent con microincisioni (Colecistectomia Mini-Laparoscopica)

Interventi per curare la calcolosi della colecisti e del coledoco
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