Malattia Emorroidaria

Le emorroidi sono cuscinetti vascolari situati nel canale anale che con la loro presenza contribuiscono al mantenimento della continenza, gonfiandosi e sgonfiandosi a seconda della situazione.

Il tessuto vascolare (“angiocavernoso”) è sostenuto da tralci di tessuto connettivo elastico e muscolare ed è suddiviso in 2 plessi principali: il plesso emorroidario interno (al di sopra della linea dentata) ed il plesso emorroidario esterno (al di sotto della linea dentata). [Fig. 1]

Le emorroidi sono quindi dei rigonfiamenti venosi presenti all’interno del canale anale di tutte le persone, il termine “emorroidi” viene quindi utilizzato impropriamente per descrivere una circostanza patologica in cui i vasi emorroidali si dilatano eccessivamente formando varici e nei casi più avanzati prolassando verso l’esterno. In questo caso è più corretto parlare di Malattia Emorroidaria. [Fig. 2]

Oggi le moderne conoscenze ci hanno permesso di identificare alla base della patologia emorroidaria un cedimento delle strutture di sostegno connettivali e muscolari causando dapprima una dilatazione dei plessi venosi e quindi uno scivolamento verso l’esterno della mucosa retto-anale e del tessuto emorroidario (Prolasso Muco-Emorroidario). [Fig. 3]

 
Il prolasso muco-emorroidario viene comunemente classificato in 4 gradi : [Fig. 4]

I grado: ectasie vascolari del canale anale

II grado: prolasso emorroidario riducibile spontaneamente al termine della defecazione

III grado: prolasso emorroidario riducibile manualmente dopo la defecazione

IV grado: prolasso emorroidario non più riducibile e permanentemente esteriorizzato

Alla base di queste alterazioni vi sono predisposizioni genetiche influenzate dallo stile di vita e da altri fattori contribuenti come l’aumento della pressione all’interno dell’addome (gravidanza, obesità, stipsi, sforzi fisici reiterati) o il trauma dei tessuti legato a stitichezza(con feci dure o voluminose), diarrea cronica (altamente irritante perché "acida"), alimentazione irritante(cioccolata , peperoncino, spezie, superalcolici, vino rosso, birra, menta), assunzione di farmaci ( antibiotici, ormoni, pillola anticoncezionale). Particolari momenti del ciclo mestruale possono facilitare l'insorgenza di crisi emorroidarie (ovulazione, mestruazione).

Le emorroidi costituiscono la patologia anale più frequente, tanto che si stima colpiscano almeno una volta nella vita circa il 90% della popolazione. 
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Come prevenire la malattia emorroidaria ?

Partendo dal presupposto che la patologia emorroidaria ha un importante componente genetica (“familiare”) vi sono comunque, come già detto, fattori favorenti che ne accelerano la comparsa o l’evoluzione ed è proprio modificando il proprio stile di vita in modo da evitare questi fattori che si può rallentare l’insorgenza della malattia.

Una vita sedentaria, l’assenza di sport, una alimentazione povera di fibre e di acqua, lo stare per molto tempo seduti o in piedi, il sollevare oggetti pesanti, il non assecondare con tempestività lo stimolo di defecare o lo stare molto tempo sul water, la mancanza di igiene ed una dieta con eccessivo consumo di cibi e salse piccanti, superalcolici, vino rosso, birra, grassi animali, crostacei, formaggi stagionati, insaccati, spezie, affumicati, sono tutte cause e fattori che concorrono all’insorgenza ed all’aggravamento della malattia emorroidaria.

Anche assumere una posizione più fisiologica per andare di corpo con le ginocchia sollevate e le gambe flesse sull’addome utilizzando un rialzo da posizionare sotto i piedi contribuisce a prevenire la malattia emorroidaria.
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Come curare la malattia emorroidaria ?

La terapia della malattia emorroidaria, specie se associata a prolasso, è esclusivamente chirurgica. La terapia medica riveste un importante ruolo nel controllo della sintomatologia ma non risolve il problema emorroidario.

La gestione dei sintomi deve essere mirata al trattamento dell’infiammazione (anti-infiammatori specifici), al miglioramento del tono vascolare (flavonoidi, ruscogenine), alla risoluzione degli episodi di sanguinamento (antiemorragici, flavonoidi, ruscogenine), prurito (saponi specifici, creme lenitive) e del dolore (antidolorifici, antiinfiammatori).

La terapia chirurgica della malattia emorroidaria è principalmente indirizzata alla correzione del prolasso muco-emorroidario. In alcuni casi può essere utile asportare i singoli gavoccioli emorroidari o embolizzare mediante procedure radiologiche i vasi emorroidari.

Terapia chirurgica della malattia emorroidaria